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Manutenzione ordinaria e straordinaria di un immobile

Manutenzione ordinaria e straordinaria di un immobile

Aggiornato il 11/11/2022

manutenzione ordinaria e straordinaria immobili

L'art. 3 del testo unico sull'edilizia (DPR 380/01), aggiornato al 2022, definisce tra gli interventi edilizi: la manutenzione ordinaria, la manutenzione straordinaria, e poi il restauro e il risanamento conservativo, la ristrutturazione edilizia e la nuova costruzione.

Quando si parla di manutenzione ordinaria di un immobile, si vogliono indicare tutti gli interventi edilizi inerenti alle opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti. Per “finiture” si intendono quelle parti di un elemento strutturale o tecnologico sostituibili e rinnovabili senza sostituire l’intero elemento strutturale o tecnologico. Con l’espressione “integrare gli impianti tecnologici esistenti” si intende l’ammodernamento di impianti esistenti e l’aggiunta di componenti tecnologiche in impianti esistenti, mentre non è compresa la destinazione ex-novo di vani ad ospitare servizi igienici o impianti tecnologici. 

La manutenzione ordinaria può esser fatta sulle opere interne o esterne.

Opere interne: riparazione rinnovamento e sostituzione di intonaci, rivestimenti, infissi, serramenti, controsoffitti, pavimenti, apparecchi sanitari, canne fumarie e di ventilazione, aggiunta di nuovi apparecchi sanitari in bagni esistenti

Opere esterne: riparazione e sostituzione, purché senza alterazione delle caratteristiche, posizioni, forme e colori preesistenti, di intonaci, rivestimenti, serramenti, manti di copertura, impermeabilizzazioni, guaine, grondaie, cornicioni

Quando invece si parla di manutenzione straordinaria di un immobile, si vogliono indicare le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni d’uso.

La manutenzione straordinaria può esser fatta sulle opere interne o esterne.

Opere interne: consolidamento delle strutture portanti interne; opere di sottomurazione, deumidificazione, sostituzione di solai, apertura e chiusura di porte; creazione, eliminazione o modificazione di partizioni verticali interne, di locali per servizi igienici e tecnologici; rifacimento di collegamenti verticali interni a una singola unità immobiliare; dotazione di nuovi impianti

Opere esterne: le opere esterne già indicate nella manutenzione ordinaria, quando non sono già preesistenti, oppure comportano modifiche delle caratteristiche, posizioni, forme e colori di quelle preesistenti; opere di sostegno e di contenimento; consolidamento di strutture portanti perimetrali e coperture nonché adeguamento del loro spessore e delle loro caratteristiche alle esigenze di isolamento; sostituzione, senza modifiche geometriche, della struttura portante della copertura.


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