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Pubblicato il 30/10/2019
Può succedere che, chi acquista casa con un mutuo, non riesca a far fronte al regolare pagamento delle rate con la conseguenza che l’istituto di credito avvii i procedimenti necessari per il recupero del credito.
Qualora la banca non riuscisse a recuperare in alcun modo le somme dovute, agirà dando inizio ad una procedura esecutiva forzata, con inevitabile pignoramento dell’immobile e vendita all’asta.
A seguito di un pignoramento sembrerebbe quindi inevitabile la vendita giudiziaria e nella maggioranza dei casi il debitore potrebbe perdere definitivamente la propria casa, non riuscendo però, con il ricavato dell’asta, a soddisfare completamente i creditori, rimanendo ancora in stato di insolvenza.
Spesso, in questi casi, il debitore pensa che sia troppo tardi per poter fare qualcosa. E’ possibile invece intervenire, vendendo l’immobile prima della vendita giudiziaria, interrompendo in questo modo il processo esecutivo. Bisognerà trattare con l’istituto creditore al fine di negoziare il debito ed ottenere la chiusura della posizione, pagando una cifra inferiore rispetto al debito residuo. L’operazione tecnicamente viene definita “saldo e stralcio”, perché consente di saldare il debito, anche se con un pagamento ridotto: i creditori, a fronte di un pagamento immediato, possono decidere di chiudere la pratica accettando un importo più basso di quello dovuto, ovvero “stralciare” il debito.
È sempre possibile proporre una definizione a saldo e stralcio mediante la vendita del proprio immobile, anche quando l’immobile è già oggetto di una procedura esecutiva presso il Tribunale di competenza.
Ad accordo raggiunto, sarà effettuata la verifica che il creditore abbia provveduto alla rinuncia o all’estinzione di eventuali procedure giudiziali di recupero del credito esistenti (quali decreto ingiuntivo o pignoramento) nei confronti del debitore.
Per chi è vantaggioso lo stralcio immobiliare?
Il creditore ha la possibilità di recuperare in tempi rapidi parte dei propri soldi, anziché attendere l’esito della vendita in asta, che potrebbe avere tempi più lunghi ed esiti meno soddisfacenti.
Il debitore può eliminare il proprio debito tramite esborso di una cifra minore, senza subire pesanti conseguenze a livello finanziario, ad esempio l’impossibilità di chiedere un finanziamento in futuro.
L’acquirente può ottenere una consistente riduzione di spesa per l’acquisto dell’immobile.