Abitazione di tipo popolare

Abitazione di tipo popolare

Quota pari a 1/1 del diritto di proprietà su appartamento sito in Roma, Via Oronzo Quarta n. 10, scala B, piano primo, interno 3, composto da ingresso, soggiorno, cucina, disimpegno, due camere, bagno e ripostiglio per complessivi mq. 70,70 di superficie convenzionale; completa la proprietà una cantina di pertinenza posta al piano seminterrato della scala B, composta da un unico ambiente e distinta con il numero 3 (erroneamente indicata con il n. 7 sulla planimetria catastale). Il tutto identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al foglio n. 957, part. 121, sub. 533, z.c. 5, cat. A/4, cl. 3, consistenza 5 vani, sup. catastale 74 mq, r.c. € 748,86, piano 1 –S1. L’appartamento confina con: appartamento int. 2, altra u.i.u. - scala C, cortile condominiale, salvo altri; la cantina di pertinenza posta al piano seminterrato, risulta confinante con: passaggio condominiale, altra cantina, cortile condominiale, salvo altri. L’immobile risulta costruito in virtù licenza di costruzione n. 1455/AR del 12/12/1953. Certificato di agibilità rilasciato in data 2/07/1956 n. 900. Si precisa che non vi è corrispondenza tra la planimetria catastale in atti e lo stato attuale dell'immobile, in quanto risultano eseguiti dei lavori di ristrutturazione che hanno comportato una diversa distribuzione degli spazi interni. Inoltre risulta errato il numero d’interno della cantina, identificato erroneamente con il numero 7 sulla planimetria catastale, mentre risulta contraddistinta con il numero 3. Tali difformità potranno essere regolarizzate tramite la presentazione di una C.I.L.A. in sanatoria per la diversa distribuzione degli spazi interni e tramite la presentazione di un nuovo DOCFA si potrà anche rettificare il numero dell’interno della cantina; i costi preventivati in € 3.000,00 sono stati decurtati dal valore di stima. Formalità pregiudizievoli non cancellabili: Domanda giudiziale di divisione trascritta in data 3/08/2023 formalità 75260. Stato di occupazione: occupato da terzi (l’aggiudicatario potrà chiedere la liberazione sin dal momento dell’aggiudicazione). Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti cui si rinvia.